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lunedì 16 maggio 2016

Intervista ad Alessandro Zarlatti

da:http://puntocontinenti.it/



Per molti anni Cuba è stato un mito. Pochi, però, possono descrive quest’isola come Alessandro Zarlatti che da molti anni vive all’Avana e che recentemente ha pubblicato il libro ‘Alcune strade per Cuba’, edito in Italia dalla Ouverture Edizioni. Sono quindici appassionati racconti di uno scrittore e collaboratore di diversi giornali e riviste e profondo conoscitore di quest’isola Caraibica. Il suo libro esprime, comunque, una raccolta di impressioni e un quadro d’insieme del Paese attraverso un’infinita serie di particolari che sfuggono alla facile tentazione di cadere nei vari luoghi comuni e stereotipi che sommergono abitualmente l’Isola.   Che sia ancora notevole l’interesse per questo piccolo Paese, che negli anni cinquanta con la rivoluzione di Fidel Castro ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, lo si è avuto in modo tangibile in occasione della presentazione del volume presso la libreria De Miranda di Roma. In quella circostanza Zarlatti, di fronte a un foltissimo pubblico, è stato letteralmente tempestato da domande non solo riguardanti il libro ma anche sulle sue esperienze personali. Cerchiamo di riassumerle.

Com’è nata questa passione per Cuba?

In un modo del tutto casuale. Sono stati i miei fratelli a suggerirmi una vacanza in quest’isola ed è stato subito amore a prima vista. Sono stato colpito dai colori, dalle bellezze naturali, dal clima, dalla gente e, soprattutto, dalla semplicità. Qui niente sembra essere complicato e nessuno scarica sugli altri le proprie angosce, frustrazioni o ansie. Con questo non voglio dire che tutto sia un paradiso. I problemi ci sono e anche tanti ma la gente ti accoglie sempre con un sorriso e cerca di smussare gli angoli più spigolosi. In seguito mi sono anche sposato con una cubana dalla quale ho avuto una splendida figlia. E questo, ovviamente, ha consolidato ulteriormente il mio rapporto con questo Paese, anche se molti anni dopo ci siamo divisi. Ma in questo Cuba non c’entra niente.   Come si mantiene?   Attualmente gestisco un scuola di lingua e cultura italiana intitolata Leonardo da Vinci. Il nostro sito èwww.scuoladavincicuba.info. Debbo dire che le cose stanno andando molto bene anche perché a Cuba l’interesse per l’Italia e per la cultura italiana è notevole. E questo è un altro aspetto che mi ha colpito molto. Occasionalmente, poi, continuo a mantenere delle collaborazioni giornalistiche con l’Italia.

Come mai, però, il turismo verso Cuba è diminuito sensibilmente?

Le ragioni sono tante a cominciare dalla diffusa crisi economica. E poi da alcune scelte drastiche ma apprezzabili compiute dal Governo. Penso, ad esempio, alla lotta al turismo sessuale che può essere stato un grande incentivo dal punto di vista economico ma eticamente non sostenibile. Oggi il turismo verso Cuba è molto più culturale e familiare. Inoltre è in costante crescita il turismo della salute. E’ noto, infatti, che in alcuni campi le conoscenze mediche a Cuba sono elevatissime come, ad esempio, per le conseguenze dovute all’ictus, per la cura del diabete, per alcuni vaccini contro il cancro o specifici problemi della vista.

Come sta cambiando il Paese?

Sicuramente stanno avvenendo alcune importanti aperture in campo economico e per le piccole iniziative private. Credo che questa scelta comporterà dei risultati molto positivi anche a breve termine. Ora è possibile, ad esempio, comprare una casa e questo potrebbe cambiare tante cose.

In quali settori consiglierebbe gli italiani a investire a Cuba?

Il primo che mi viene in mente è proprio il turismo. Le bellezze naturali non mancano ma le infrastrutture sono ancora limitate. Credo che seri progetti in campo turistico nei prossimi anni potrebbero raggiungere dei risultati inaspettati. Comunque suggerisco a tutti di fare un salto a Cuba: il fascino di quest’isola rimane sempre inconfondibile, indipendentemente dalle idee politiche di ciascuno.

E’ vero che sta già pensando a un altro libro?

Si. E questa volta si tratta di un romanzo con quattro personaggi non si muovono esclusivamente a Cuba. Credo che sarà pronto entro la fine dell’anno.   Alcune strade per Cuba: Editore Ouverture Edizioni, per informazioni 0566 230.I – www.ouvertureedizioni.it –info@ouverturedizioni.it A Roma il libro è in vendita presso la libreria De Miranda, V.le Giulio Cesare 51. La mail di Zarlatti è: zarlatti@yahoo.com

Di: Rainero Schembri

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