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martedì 25 settembre 2012


Che cos'è un cubano

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Domandarono un giorno ad un saggio molto rispettato:
- Maestro cos’è un cubano?
Questa la sua risposta:
- Ah… i cubani… che domanda difficile! I cubani sono tra di voi ma non sono dei vostri. I cubani bevono nello stesso bicchiere allegria e amarezza. Fanno musica del loro pianto e ridono della musica. Prendono sul serio gli scherzi e scherzano con le cose serie. Non credono a niente e credono a tutto.

Non pensare mai di discutere con loro, mai! I cubani lo fanno con saggezza. Non hanno bisogno di leggere, sanno già tutto! Non hanno bisogno di viaggiare, hanno già visto tutto! Sono qualcosa tipo il popolo prescelto… da loro stessi.

 I cubani si caratterizzano individualmente per la loro simpatia e intelligenza e in gruppo per il loro urlare e la loro passione. Ognuno di loro porta in sé la scintilla dei geni e i geni non stanno bene tra di loro, per questo riunire i cubani è facile, ma unirli è quasi impossibile.

Non gli si parli di logica, perché questo implica un ragionamento e una misura e i cubani sono iperbolici e esagerati. Ad esempio, ti invitano a mangiare al ristorante, non ti portano al miglior ristorante della zona, ti portano al miglior ristorante del mondo.

Quando discutono non dicono “No estoy de acuerdo contigo” (“Non sono d’accordo con te”), ma “Estàs totalmente equivocado!” (“Hai completamente torto!”). Hanno tendenze antropofagi, così che “Se la comiò!” (“Se la mangiò!”) è un’espressione di ammirazione e “Comerse un cable” (“Mangiarsi un cavo”) è un segnale di una situazione critica. Definire qualcuno “Come mierda” (“Mangia merda”) è il peggior insulto che si può fare.

I cubani amano così tanto le contraddizioni che chiamano “monstruos” (“mostri”) delle belle donne e “barbaros” (“barbari”) le persone erudite.
I cubani trovano soluzioni prima di conoscere il problema. Per loro non c’è mai problema.

Tutti i cubani sanno cosa bisogna fare per eliminare il terrorismo, incanalare l’America Latina, eliminare la fame in Africa, pagare i debiti esteri, chi sarà presidente e come qualunque paese può arrivare ad essere una potenza mondiale.

Loro non capiscono perché gli altri non li capiscono, visto che le loro idee sono così semplici ma non riescono a capirli, perché la gente non vuole imparare a parlare lo spagnolo come loro.

Ah… i cubani… Non si può vivere molto tempo con loro, ma è impossibile vivere senza di loro.
Amali, rispettali e lasciali essere “CUBANI”.

da La Chiringa de Cuba

martedì 11 settembre 2012

nuova cuba intervista Niki


TURISMO SOLIDALE, NICOLA CI PARLA DELLA SUA CUBA
settembre 10, 2012
Nicola tu amministri il sito CUBAREALE conoscere Cuba nella sua realtà, dimmi qualcosa di te.

Per prima cosa, da quanto frequenti cuba?

Sono stato a cuba la prima volta 7 anni fa, in modo del tutto casuale per il matrimonio di un mio amico carissimo, i primi 15 giorni li ho fatti praticamente facendo la fila con lui nelle varie cosultorie e notai, poi gli altri 15 da solo, o meglio con la ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie.

Hai una moglie cubana, quindi hai scoperto la vera cuba… no quella turistica di Varadero?
Sinceramente il turista alla moda occidentale a Cuba l’avrò fatto si e no una decina di giorni, attualmente il tempo lo passo all’Avana e in provincia di Matanzas dove vive mia suocera. Prima quando viveva in Granma noleggiavamo un’auto ed andavamo per un breve periodo nella sierrra maestra dove abitava. Queste feste natalizie le ho passate all’Avana, siamo stati 2 mesi ed ho solo fatto un’escursione di 2 giorni a trinidad a trovare Marelis una carissima signora che affitta la casa agli ospiti, molti dei quali glie li mando io dall’Italia
Come sono secondo il tuo parere i cubani?
I cubani, per meglio dire il popolo cubano, è eccezionale… sia per lucidità, praticità, ingegnosità, sia per gentilezza cortesia e rispetto per il prossimo. Certo difetti evidenti ne ha, è  a volte bugiardo, cerca sempre il modo di risolvere la giornata in maniera poco chiara e legale, insomma vive sempre con un piede nell’illegalità, ma sia chiaro non potrebbe fare altrimenti.
Come possiamo aiutarli con il turismo solidale?
Innanzitutto già lo scegliere come abitazioni le case particular, praticamente un bed&breakfast alla cubana è una cosa molto positiva.
Poi utilizzare i taxi privati che allo stesso prezzo fanno un servizio migliore dei bus statale. Infine vivere nelle strade, magari approfittare dei tanti chioschi anche in moneta nazionale, fare acquisti di regalini direttamente in strada dai venditori privati, concedersi magari un pranzo  in un paladar de cuenta propria e cosi via. Cercare  di evitare il più possibile l’enorme apparato statale che controlla il turismo ufficiale per valorizzare ed aiutare i tantissimi venditori in proprio che sono soggiogati dalle tasse statali.
Cosa è possibile e utile portare come beni e regali?
Attualmente con l’inusitato aumento dell tasse aereoportuali per l’importazione dei beni generici i cubani si trovano in grande difficoltà a far recapitare generi anche di prima necessità alle loro famiglie.




Ai turisti occidentali invece non viene chiesto niente nemmeno di pesare o aprire la valigia, quindi sono un ottimo mezzo per portare cose a cuba, magari per conto di qualcuno. In italia la comunità cubana è molto vasta non vi sarebbe difficile fare una cortesia a qualcuno. Però le cose più necessarie sono, le medicine da banco, aspirine, antidolorifici , antinfiammatori e così via, poi abbigliamento e scarpe anche usati poco vanno bene. Per i bambini a parte abbigliamento e scarpe vanno benissimo anche giochini bamboline e se si ha la possibilità in termini di peso della valigia anche quadernoni penne matite colori. Queste cose poi potete distribuirle attraverso la nostra piccola organizzazione e volendo portarli direttamente i asili ed orfanotrofi o consegnarli ad un Padre Francescano che gestisce una comunità in un quartiere malmesso dell’Avana.

CUBAREALE

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CUBAREALE visita i bambini di una scuola